giovedì 27 agosto 2009
Liomatic e arte
Da qualche anno alcuni restauri conservativi di importanti di monumenti dell'acropoli perugina hanno visto la partecipazione finanziaria di privati che, per scelta, hanno voluto intervenire economicamente agendo concretamente per la tutela del centro storico. Tra questi certamente figura in primo piano la Fondazione Cassa di Risparmio guidata dal presidente Colaiacovo, ma occorre citare anche Liomatic, un'azienda in forte sviluppo, che sta investendo molto in campo artistico.
Liomatic è un'impresa perugina che si occupa del servizio-ristoro di bevande, snack, panini, tramezzini a mezzo di distributori automatici e che nasce a conduzione familiare nel 1973. Sotto l'accorta e grintosa guida di Paolo Caporali raggiunge importanti obiettivi tra i quali: l'acquisizione di aziende sul territorio umbro; la partnership con Lavazza nel 1995; l'estensione dell'attività all'esterno del territorio umbro dal 2003. Attualmente la ditta conta 14 sedi operative in varie regioni italiane e 500 addetti, suddivisi tra operatori al rifornimento, tecnici specializzati itineranti, tecnici commerciali di zona preposti ai rapporti con la clientela, responsabili del controllo qualità ed amministratori.
Liomatic è anche sponsor ufficiale del Perugia Basket, una squadra nata nel giugno del 2005 per rilanciare il basket a Perugia e raccogliere l'eredità e la storia sportiva di quello che fu negli anni settanta il basket a Perugia.
Nella bella sede "madre" di Madonna del Piano a Perugia, siamo andati ad intervistare Ilaria Caporali, figlia di Paolo, una giovane laureata che sta seguendo con passione ed inventiva le orme del padre nella conduzione dell'azienda.
Già l'edificio stesso, la cura dell'area verde circostante, gli ambienti dell'atrio ci parlano di un certo modo di gestire un'azienda, dove l'attenzione all'estetica ha un suo peso rilevante. Ilaria ci accoglie con molta simpatia al di là di un'enorme e ordinatissima scrivania che contrasta un po' con il suo aspetto giovanile. Ci spiega che da qualche anno si è inserita in azienda ed è ora Responsabile Marketing e Comunicazione della Liomatic S.p.a. La sorella Camilla, entrata in azienda da un anno, sta occupandosi di Controllo di gestione.
Sottoponiamo ad Ilaria qualche domanda, rubandole un po' del prezioso tempo dedicato al lavoro. Ci interessa conoscere i motivi che hanno spinto l'azienda ad inserirsi in iniziative di collaborazione con il Comune di Perugia e con la Sovrintendenza alle BB.AA. per il restauro di alcune opere architettoniche e scultoree.
Ilaria Caporali: Innanzitutto ci ha mosso l'amore per la propria città, per la chiesa dove mio papà aveva fatto la Prima Comunione e che frequentava abitualmente... il desiderio di vederla sempre più bella e curata, la passione e la volontà di agire, di mettersi a disposizione. Da qui, soprattutto, è nata l'idea di sostenere il restauro della Chiesa di San Filippo Neri, in via dei Priori, seriamente danneggiata dal terremoto del 1997. Questa operazione ci ha visto a fianco della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e della Sovrintendenza alle BB.AA., insieme allo studio Regni-Santucci e al Comune di Perugia. La seconda motivazione è quella di dare una visibilità di un certo tipo all'azienda facendola notare per la serietà e la qualità degli interventi finanziati.
Avete sponsorizzato anche il restauro del Portale di Palazzo dei Priori...
I.C.: Sì, le nostre iniziative di collaborazione in campo artistico sono partite appunto, con quest'opera nel 2006, un progetto di prim'ordine e di grande visibilità per la città, che ha restituito al pubblico uno dei più interessanti capolavori di scultura medioevale.
Salta agli occhi anche l'altro versante del vostro impegno. Il vostro sostegno all'arte cittadina ci pare che non miri solo alla tutela di opere antiche, ma ci pare che guardi con interesse anche all'educazione e alla comprensione dell'arte moderna e contemporanea. In quest'ottica risulta interessante la vostra collaborazione con il Comune di Perugia nella gestione di iniziative culturali promosse a Palazzo della Penna.
I.C.: In questo settore l'avvio del progetto ha le sue radici nel Perugia Basket, squadra che sponsorizziamo dal 2005. E' proprio in quest'ambito che abbiamo fatto conoscenza con l'attuale Assessore alle Politiche Culturali, Andrea Cernicchi, a quel tempo giovane aspirante player. L'amicizia con Andrea si è accresciuta nel tempo, e ci ha dato modo di venire incontro alla sua proposta di finanziamento di alcune attività culturali promosse per il rilancio di Palazzo della Penna. L'ultimo progetto è stato il ciclo di conferenze "Intersezioni" tenuto dal Prof. Mimmo Coletti e dal Prof. Emidio De Albentiis (vedi nostro post Sete di bellezza e di conoscenza del 23/05/2009).
Ci permettiamo di aggiungere, un ciclo di conferenze sull'arte moderna e contemporanea che ha visto una forte partecipazione di pubblico di tutte le età! Quando collaborate con l'Assessore siete voi a proporre iniziative culturali o vi limitate a decidere di finanziare idee che provengono dal Comune?
I.C.: Finora ci siamo limitati ad intervenire su progetti che ci sono stati proposti dall'Assessore e che abbiamo discusso insieme per le modalità di svolgimento e di coinvolgimento da parte della Ditta. Abbiamo in cantiere lo sviluppo di iniziative che partano dal nostro ufficio Marketing e Comunicazione, ma per ora ci è mancato il tempo per portarle avanti vista la mole di lavoro che ogni giorno ci aspetta quando ci presentiamo in azienda.
Un'ultima domanda, visti i tempi di congiuntura, ci viene spontanea: come state avvertendo la cristi economica generale che investe l'economia mondiale?
I primi mesi dell’anno non sono stati particolarmente critici per la nostra azienda. L’ultimo periodo invece abbiamo riscontrato una leggera flessione. Devo dire, con tutta sincerità, che fino ad ora, operando in un settore particolare della distribuzione alimentare la crisi c’è ma riusciamo comunque a rispettare tutti i nostri impegni. Credo che questa particolare situazione dipenda molto dalla qualità del servizio che Liomatic offre. Abbiamo sempre puntato ad un servizio caratterizzato dalla ricerca della massima qualità, dalla personalizzazione del servizio e dalla presenza capillare nel territorio che ci consente di servire i clienti più vari dal più piccolo esercizio commerciale, alle aziende di grandi imensioni. Questi obiettivi ci hanno finora premiato.
Se la crisi si facesse sentire, continuereste i vostri progetti di sponsorizzazione culturale?
I.C.: Crediamo molto in questi progetti e faremo sempre il possibile per garantire la nostra presenza in questo settore. Preferiamo infatti selezionare i nostri interventi rivolgendoci all’ambito culturale.
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